Lastre in gres porcellanato: tendenze 2025

Nel 2025, le lastre in gres porcellanato si confermano protagoniste dell’interior design e dell’architettura contemporanea, consolidando il proprio ruolo non solo come rivestimento tecnico, ma anche come elemento decorativo di alto valore estetico. La costante evoluzione tecnologica dei materiali, affiancata a un’attenta ricerca stilistica, ha dato vita a superfici sempre più performanti e raffinate, capaci di rispondere alle esigenze di architetti, designer e committenti privati.

Non si tratta più solo di funzionalità, ma di un vero e proprio linguaggio progettuale che trova nella versatilità del gres porcellanato una risposta concreta alle sfide della progettazione contemporanea: ambienti personalizzati, texture naturali, formati maxi e una crescente attenzione alla sostenibilità ambientale.

A guidare questo cambiamento sono aziende italiane di primo piano come Abitare, Cerim, Ermesaurelia, Gruppo Florim, Herberia e Interno 39, che si distinguono per l’innovazione delle superfici, la varietà cromatica e l’adattabilità delle collezioni ai più diversi contesti abitativi e commerciali. Le tendenze in atto delineano scenari interessanti e soluzioni inedite che vale la pena esplorare nel dettaglio.

Formati maxi e superfici continue

Le lastre in gres porcellanato di grande formato rappresentano una delle tendenze più forti del 2025. Grazie a spessori ridotti e dimensioni extra, è possibile rivestire superfici ampie senza interruzioni visive, creando un effetto monolitico e moderno. Gruppo Florim propone collezioni che raggiungono i 160×320 cm, ideali per pavimentazioni, rivestimenti e persino facciate ventilate. Anche aziende come ABK, Fincibec, Fap e Ceramica Sant’Agostino offrono soluzioni che valorizzano l’ampiezza e la continuità, ampliando la percezione degli spazi.

Questi formati sono particolarmente apprezzati per i progetti dal taglio contemporaneo, dove l’effetto “pelle architettonica” diventa centrale. La posa riduce notevolmente il numero di fughe, facilitando la pulizia e conferendo un look uniforme e sofisticato. Alcuni brand, come Interno 39, propongono versioni ultrasottili di lastre in gres porcellanato effetto pietra, ideali per sovrapposizioni e ristrutturazioni rapide, mantenendo un alto standard estetico e prestazionale.

Finiture materiche e texture naturali

Un’altra tendenza riguarda l’aspetto tattile e visivo delle superfici. Le nuove lastre in gres porcellanato riproducono fedelmente materiali come pietra, marmo, legno e cemento, ma con performance superiori in termini di resistenza e manutenzione. Abitare punta su finiture che imitano il travertino e l’ardesia con sorprendente realismo, mentre Herberia presenta collezioni ispirate alla materia grezza della pietra di Lecce, perfette per ambienti dal gusto industriale o rustico contemporaneo.

Oltre al fattore estetico, l’effetto materico influenza anche la percezione dell’ambiente. Superfici leggermente strutturate migliorano il comfort visivo e sensoriale, pur mantenendo proprietà antiscivolo e facilità di pulizia. Ermesaurelia punta su texture tridimensionali e leggere variazioni cromatiche per ricreare l’autenticità dei materiali naturali, adattandosi tanto al design residenziale quanto a quello contract.

Palette cromatiche soft e naturali

Il 2025 premia colori neutri, polverosi e ispirati alla natura. Le tonalità più richieste spaziano dai beige sabbia ai grigi fumé, fino ai verdi salvia e ai blu profondi. Le lastre in gres porcellanato seguono questa direzione, offrendo versatilità estetica per ogni contesto abitativo.

Queste scelte cromatiche rispondono al bisogno crescente di ambienti armonici e accoglienti, in cui il colore ha un ruolo chiave nel benessere psicofisico. Le aziende leader, come Abitare e Gruppo Florim, offrono collezioni modulabili con finiture opache o lucide, pensate per essere combinate tra loro con coerenza stilistica, valorizzando ogni progetto d’arredo.

Le tonalità naturali si prestano anche alla realizzazione di interni in stile japandi, scandinavo e organico contemporaneo, in cui il gres porcellanato funge da elemento equilibratore tra minimalismo formale e calore materico. Brand come Fap Ceramiche propongono superfici realizzare in gres porcellanato a tutta massa, dall’estetica raffinata del marmo che si combinano perfettamente con tecnologie avanzate legni chiari, tessuti naturali e illuminazione diffusa, contribuendo alla creazione di ambienti rilassanti e sofisticati.

Non mancano interpretazioni più audaci, come quelle offerte da Interno 39, che accanto a palette neutre inserisce note cromatiche più decise, ispirate a elementi naturali come la terra rossa, il blu oceano e l’ocra. Queste soluzioni permettono di definire zone funzionali all’interno dello stesso ambiente o di creare pareti d’accento che arricchiscono lo spazio senza compromettere l’armonia complessiva. In tutti i casi, la coerenza tonale resta un criterio fondamentale nella scelta delle superfici in lastre in gres porcellanato.

Gres porcellanato come materiale sostenibile

La sostenibilità è un criterio sempre più determinante nelle scelte progettuali, soprattutto in un contesto in cui edilizia e interior design sono chiamati a ridurre il proprio impatto ambientale. Le lastre in gres porcellanato, grazie alla lunga durata, all’assenza di sostanze nocive e alla possibilità di riciclo, si configurano come materiali ecocompatibili. Numerose aziende del settore investono in processi produttivi a basso impatto ambientale, adottando tecnologie green, forni ad alta efficienza e impianti fotovoltaici per ridurre le emissioni di CO₂.

Inoltre, la produzione di lastre in gres porcellanato tende oggi a privilegiare l’impiego di materie prime locali, riducendo la necessità di trasporti a lunga distanza e le relative emissioni. I sistemi di recupero delle acque industriali e il riutilizzo degli scarti ceramici contribuiscono a una filiera produttiva più circolare e virtuosa. Alcuni produttori hanno ottenuto importanti certificazioni ambientali internazionali, come Ecolabel, LEED e ISO 14001, a conferma dell’impegno verso un’industria ceramica più responsabile e allineata agli obiettivi europei di neutralità climatica.

Anche il ciclo di vita delle lastre in gres porcellanato è un elemento centrale nella valutazione ambientale: la loro estrema resistenza all’usura e agli agenti atmosferici consente una durata nel tempo che supera di gran lunga quella di altri materiali. Questo riduce la frequenza di sostituzione, abbattendo costi e sprechi nel lungo periodo. 

Dal momento che il gres porcellanato è totalmente inerte, non emette VOC (composti organici volatili), non assorbe odori e non rilascia sostanze nocive, diventa uno tra i rivestimenti ideali anche per ambienti indoor a basso impatto sanitario, come scuole, ospedali, ristoranti e residenze. Questa combinazione di prestazioni tecniche e responsabilità ambientale fa delle lastre in gres porcellanato una delle soluzioni più complete e affidabili per un futuro dell’abitare più consapevole.

Versatilità applicativa per ogni ambiente

Dalle cucine ai bagni, dai living agli spazi commerciali, le lastre in gres porcellanato si adattano a ogni tipo di utilizzo. La loro resistenza a graffi, macchie e sbalzi termici le rende perfette anche per esterni. Herberia propone soluzioni specifiche per outdoor, con superfici antiscivolo e alta durabilità, mentre Gruppo Florim offre collezioni trasversali per interno ed esterno, garantendo continuità stilistica tra ambienti.

Questa versatilità d’impiego apre nuove possibilità anche nell’arredo su misura: tavoli, piani cucina, pareti doccia e arredi integrati vengono sempre più spesso realizzati con lastre in gres porcellanato, grazie alla loro lavorabilità e alla resa estetica impeccabile. Se necessiti di consigli per la scelta dei migliori rivestimenti in gres porcellanato per la tua abitazione, non esitare a contattarci! Il nostro team di professionisti ed esperti sarà ben lieto di guidarti nella scelta e consigliarti il prodotto in linea con le tue esigenze e arredamento. 

 

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